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Multe Covid: ecco le sanzioni possibili

Quanti e quali sono i reati e le violazioni amministrative possibili al tempo del Covid?

A questa domanda risponde il prontuario messo a punto dalla Guardia di Finanza, nel quale sono elencati uno ad uno i comportamenti vietati e le rispettive conseguenze civili e penali: si tratta, infatti, di un “raccoglitore” di regole e multe sancite dai numerosi decreti legge e DPCM emanati da marzo fino ad oggi.

Multe e violazioni delle regole anti-Covid per i privati cittadini

Sono diverse le violazioni in cui possono incorrere i privati cittadini che non si adeguano alle misure di prevenzione, igiene e sicurezza contro il contagio da Coronavirus, dall’obbligo di indossare la mascherina all’aperto fino alle conseguenze penali per violazione dell’isolamento domiciliare. Di seguito uno schema riassuntivo:

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Si ricorda che le multe per violazione delle norme anti-Covid possono essere contestate secondo tempi e modi previsti dalla legge per le altre sanzioni amministrative ed è possibile il pagamento a rate.

Regole e sanzioni per gli esercizi commerciali

Le violazioni possibili per gli esercizi commerciali sono decisamente inferiori rispetto a quelle per i privati cittadini, ma in molti casi le conseguenze si fanno più serie. Ecco le regole e le sanzioni per bar, ristoranti, parrucchieri, palestre, centri estetici, supermercati, negozi di abbigliamento e altro:

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In tutti questi casi – oltre alla sanzione pecuniaria di base – le Forze dell’ordine possono disporre la chiusura provvisoria dell’attività fino a 5 giorni, al fine di impedire la prosecuzione o la reiterazione dei comportamenti vietati.

Aggiornamento post DPCM 3 novembre 2020

Zona gialla: chi crea assembramento, non indossa la mascherina, non rispetta il distanziamento sociale o l’obbligo di rimanere a casa dalle 22 alle 5, chi svolge attività sportiva senza mantenere la distanza di due metri, rischia una sanzione pari a 400 euro, che si riducono a 280 se pagata entro cinque giorni.

Zona arancione: oltre alle misure vigenti nella zona gialla, si aggiungono il divieto di spostamento tra regioni e tra comuni, tranne quelli dettati da “comprovate esigenze” da esplicitare nell’autocertificazione. Per chi non le rispetta, la sanzione ammonta a 400 euro.

Zona rossa: la sanzione di 400 euro viene comminata anche a chi non rispetta il blocco degli spostamenti in entrata e in uscita dai territori e le regole più stringenti per l’attività motoria e sportiva. Nelle zone arancioni i servizi di ristorazione sono sospesi e nelle zone rosse sono sospesi anche gli esercizi al dettaglio con una serie di eccezioni. In questi casi la violazione delle regole comporta, oltre alla sanzione amministrativa in caso di violazione, anche il rischio della chiusura dell’esercizio.

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